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Trust a scopo benefico

Trust e Terzo Settore

Le caratteristiche dell'istituto del Trust e la sua flessibilità possono fornire ai soggetti che operano nel c.d. Terzo Settore soluzioni adattabili alle esigenze dei singoli enti benefici, e dei loro assistiti. Un Trust istituito da un ente benefico offre ai potenziali donatori la tranquillità della segregazione e destinazione di quanto donato. Dal canto suo l'ente benefico, con l'istituzione di un Trust, ottiene un risultato efficiente ed adattabile alla singola realtà in cui opera, senza dover far ricorso a strutture segregative più rigide e complesse.

Una alternativa più efficiente alla donazione diretta ed alla fondazione

Il Trust,

 - rispetto alla donazione diretta di somme o beni a scopi benefici:

  1. consente di destinare le somme solo al progetto benefico individuato, senza il rischio di confusione con il patrimonio dell’ente benefico;
  2. garantisce che le somme ricevute dal beneficiario non possano essere utilizzate per scopi diversi da quelli decisi dal donante;
  3. realizza un programma di erogazioni anche dopo la morte del Disponente per il sostentamento dell’attività benefica;
  4. permette una verifica nel tempo della realizzazione dello scopo benefico, potendo le erogazioni essere sospese in caso di mancata realizzazione del progetto benefico;

-  rispetto alla fondazione è strumento più snello e flessibile e non richiede un elevato capitale minimo di istituzione.

Illustrazione di Caso pratico

(La descrizione della fattispecie reale avviene in modo da garantire la riservatezza dei soggetti interessati)

Un avvocato generoso

La crisi economica mondiale ha prodotto effetti nefasti sulla esistenza di molte persone, portando in breve tempo ad un incremento esponenziale di “nuovi poveri”. Questo stato di cose ha toccato la sensibilità di un avvocato milanese, che chiameremo “il Benefattore”, il quale da tempo desiderava intraprendere un attività di raccolta fondi e con essi effettuare interventi di aiuto economico rapidi ed efficaci a favore di soggetti bisognosi.

Benefattore desiderava in particolare:

  1. rassicurare i potenziali donatori circa la certa destinazione ed il trasparente impiego delle somme da loro donate;
  2. garantire nel tempo le modalità di raccolta e di erogazione dei fondi secondo il progetto che egli aveva in mente;
  3. essere flessibile per fare fronte ad eventi non prevedibili che si potessero verificare in futuro;
  4. ottenere la separazione e la segregazione delle donazioni effettuate dai terzi rispetto al suo patrimonio personale;
  5. assicurare la destinazione delle donazioni ricevute solo per lo scopo benefico prefissato;
  6. che nessun evento personale o patrimoniale riconducibile a lui  potesse distogliere le somme raccolte dallo scopo di utilità sociale che voleva perseguire.

La soluzione con il Trust

I meritevoli interessi di Benefattore sono stati conseguiti e tutelati con un Trust di Scopo appositamente progettato e strutturato per lo specifico caso.